domenica 29 giugno 2014

L'olio parlante: risposta di una "gasista" ad un produttore



Oggi ho ricevuto una mail da un produttore di Olio Extra Vergine di Oliva sulla mail del mio Gruppo di Acquisto Solidale: il GAS Bisiac. Mi proponeva una "convenzione" con il nostro GAS per l'acquisto di olio in maniera un po' impacciata e secondo me per nulla interessante per un GAS. Non citerò il produttore per ovvie ragioni, ma voglio comunque farvi sapere che cosa gli ho scritto perché è stata un'importante riflessione sui metodi di comunicazione dell'economia "alternativa" di cui sono da qualche tempo fervida sostenitrice.

Buongiorno Vincenzo.
Grazie per la sua proposta, per quanto riguarda l'EVO (olio extra vergine di oliva) il nostro gas si fornisce già da un produttore biologico della nostra regione (km quasi 0) e da una coperativa sociale che impega persone svantaggiate. Quindi per il momento non siamo interessati.
Ogni settimana ricevo 3 o 4 mail di produttori di Evo (anche Bio certificati) differenti che ci scrivono dalla toscana in giù.  Sono abbastanza sicura che nella maggior parte dei casi si tratta di aziende spesso a conduzione famigliare che amano il loro lavoro e che producono un prodotto qualitativamente buono. Per questo rispetto e stimo molto questi produttori e mi auguro abbiano successo. Attualmente l'EVO in vendita in Italia nei supermercati (come immagino lei stesso sappia) è purtroppo, nella maggior parte dei casi, di scarsa qualità e di dubbia provenienza. Inoltre i nostri produttori di prodotti da forno convenzionali preferiscono di gran lunga l'insalubre ed estero olio vegetale (leggi:olio di palma) quando avrebbero a disposizione in Italia questo eccellente ingrediente.